Riccardo Luna: cambiamo tutto!

redazione / 15 May 2015

Alla fine della scorsa settimana il week end non prometteva nulla di buono: un accumularsi di scadenze imminenti mi aveva costretto a portare a casa un bel pò di lavoro. Due presentazioni da preparare e il testo di un accordo con una università straniera e relativo allegato di progetto da scrivere.

Avevo fatto i miei calcoli, sarei riuscito a finire tutto tra sabato e domenica. A parte il pensiero di non poter dedicare molto tempo ad attività più consone ad un week end, tutto era ben organizzato. Salvo imprevisti.

Già, gli imprevisti. Come ad esempio la decisione di Riccardo Luna di pubblicare il suo Cambiamo Tutto! proprio quel venerdi.

In tempi meno tecnologici l’idea di uscire (magari in auto) in cerca di una libreria (e quale poi?) sarebbe stata sufficiente a farmi rimanere a casa e dedicarmi, sebbene non entusiasta, al lavoro arretrato aspettando il lunedi per l’acquisto. Invece, dopo pochi minuti dal tweet che me ne aveva fatto scoprire l’esistenza, Cambiamo Tutto! era già sul mio kindle.

La lotta tra il dovere e il piacere (che spesso ho la fortuna di poter confondere tra loro) è durata tutto il fine settimana, con il risultato che la lettura del libro era completata, i documenti no.

Ma la sensazione era positiva, nonostante le notti insonni che mi avrebbero atteso nei giorni successivi e di cui ancora porto le conseguenze. Perchè Cambiamo Tutto! è un tuffo salutare nel futuro, negli ideali che sosterranno il mondo nei prossimi anni: per chi la pensa come Luna è una spinta ad andare avanti in quella direzione, e per gli altri la dimostrazione, ampiamente documentata, che si sbagliano.

Mi sono ritrovato in pieno in quel libro, dalla prima all’ultima pagina. Leggendolo mi sembrava di risentire, in ordine e ben scritti, i pensieri che tutti i giorni affollano la mia mente. Anche io sono un ottimista, e sono convinto che esista una via per uscire dalle secche nelle quali il nostro paese sembra essersi arenato. Una via che passa da una nuova cultura fatta di trasparenza, onestà, uso saggio di risorse e di denaro, convinzione e forza di volontà. Non è materia per i pigri e i rassegnati.

Percorrere quella via significa superare il difetto principale che ci caratterizza come popolo: il costante ricorso alla lamentela. Lamentarsi è segno che ci si aspetta che qualcun altro risolva i problemi. È facile, comodo e non costa nulla.

Più difficile è agire, mettersi in gioco, investire in prima persona (non necessariamente denaro, basta anche solo un pò del nostro tempo) come fanno e hanno già fatto in passato i temerari che hanno scelto nella loro vita di creare una impresa, tra mille difficoltà.

Non vuol dire che tutti debbano provarci e tanto meno riuscirci, ma chi avvia il processo apre la strada ad altri, iniziando un circolo virtuoso che può avere una forza dirompente.

Si legge in fretta e volentieri Cambiamo tutto!, come un giallo che ti tiene sulla graticola per scoprire l’assassino. E in questo caso (lo posso svelare senza pericolo in questo caso) si scopre che l’assassino è l’autore, e la vittima è quel pessimismo cosmico (di cui troppi italiani di questi tempi sono ostaggio) che esce distrutto dalla penna di Riccardo Luna.

Ecco perchè secondo me bisogna leggere Cambiamo Tutto!: una volta sconfitto il pessimismo si può iniziare a lavorare al cambiamento, scardinando quei meccanismi, quegli intoppi e quelle lungaggini che continuano ad alimentare la pessima reputazione che l’Italia ha, tanto in casa quanto all’estero, come paese dove fare business. Per questo dovrebbero leggerlo tutti: i giovani per prendere coraggio e alimentare il loro naturale entusiasmo, ma anche decisori e governanti per capire quali sono i meccanismi da cambiare per preparare la strada a loro, i veri innovatori.

Dobbiamo convincerci a girare ad un’altra velocità, ragionare con schemi diversi. “Le startup hanno fretta”, non possono permettersi di aspettare i tempi dei finanziamenti, dei decreti, delle commissioni.

Di questo e tanto altro si parla in Cambiamo Tutto!, che racconta sia storie di successo sia difficoltà incontrate nel portare avanti iniziative nuove (anzi rivoluzionarie), nonostante la loro evidente urgenza e provata sostenibilità.

Molte di quelle belle storie e di quei nomi hanno radici italiane, e con piacere ne ho trovate diverse nate e cresciute in Piemonte (la mia regione), territorio che per ragioni storiche ha da sempre una spiccata vocazione alla tecnologia e all’innovazione. Leggendo ho ritrovato amici, conoscenti, personalità o semplicemente nomi sentiti più volte, colleghi emigrati nella solita California e altri che invece hanno avuto successo rimanendo qui, a casa nostra. Modi diversi di inventarsi la vita, di crearsi da soli il lavoro che non c’era per “riprendersi il futuro”.

Cambiamo Tutto! è una lettura utile sia a chi non ha tanta familiarità con i nuovi fenomeni dei maker, delle hackaton, o anche solo delle startup, qui illustrati in modo semplice e chiaro; ma utile anche a chi questi argomenti ormai li conosce perchè vive già in quella che ormai viene chiamata la foresta pluviale italiana. Perchè anche per uno startupper è facile trovarsi spaesato in un mondo incerto, che non ti protegge: e una parola (anzi, un libro) di incoraggiamento aiuta a insistere, a rialzarsi dopo un insuccesso, a bussare a novantanove porte per trovare aperta la centesima.

È affascinante l’analisi di alcuni fenomeni che per chi non è giovanissimo fanno parte dell’esperienza vissuta: la differenza tra gli yuppie degli anni 80 e gli startupper di oggi, o i cenni all’inizio della rete Internet che molti di noi hanno vissuto in prima persona quando in Italia si stava costruendo la rete (la nostra si chiamava GARR), cresciuta come nel resto del mondo all’interno delle università.

Più in generale consiglio Cambiamo tutto! a tutti coloro che si occupano di innovazione, anche se non di quella così spinta come quella vissuta dai protagonisti-eroi del libro. Con la giusta dose di autocritica si potranno riconoscere nel libro molti degli errori che il sistema “tradizionale” della ricerca porta con sè: è importante, perchè è il primo passo verso la loro soluzione.

Infine, la condivisione dell’esperienza dell’autore, che di idee, progetti, iniziative, successi e fallimenti ne ha visti tanti, farà sicuramente scoccare qualche scintilla nelle menti creative dei lettori, soprattutto di quelli giovani (ottima l’iniziativa di presentare il libro all’Avogadro di Torino!). Perchè tanto è già chiaro, saranno loro a portarci fuori dal pantano.

Non lo conosco Riccardo Luna, non ci siamo mai incontrati. Ma non importa: come giustamente lui scrive, è ora di iniziare a giudicare (almeno professionalmente) le persone non in base ad amicizia o conoscenza, ma in base al merito, a ciò che sanno fare, ai risultati del loro operato. E Cambiamo Tutto! e’ davvero un bel risultato, che è solo l’ultimo di una lunga serie che non necessita certo dei miei commenti per essere conosciuta e riconosciuta. Grazie Riccardo, e buona lettura a tutti!

Se volete approfondire non potete fare a meno di leggere la sua biografia

PS In tutta Italia si stanno organizzando meetup per condividere idee e parlare di innovazione nel senso inteso da Cambiamo Tutto! Cercate quello più vicino a voi e iscrivetevi!

Written by Edoardo Calia