Debiti di finanziamento: definizione e gestione

Chi gestisce un’attività imprenditoriale o, in particolare, chi sta per lanciare una startup, ha spesso la necessità di liquidità immediata per poter dare inizio alla produttività. Basti pensare a tutti gli investimenti da sostenere per l’acquisto dei macchinari, degli impianti, delle materie prime e il personale per poter rendere operativa l’azienda.

In questa ottica, i debiti di finanziamento diventano una risorsa finanziaria fondamentale per sostenere investimenti, operazioni e sviluppo.

Cosa sono i debiti di finanziamento?

I debiti di finanziamento sono delle passività aziendali che derivano dall’acquisizione di prestiti e finanziamenti a medio o lungo termine, finalizzati per sostenere investimenti o altre esigenze strategiche dell’azienda.

Parliamo di somme di denaro date in prestito da soggetti di terze parti come società finanziarie, banche o altre categorie di investitori che comportano un immediato afflusso di liquidità all’interno delle casse aziendali.

La caratteristica principale dei debiti di finanziamento è che vanno restituiti con l’aggiunta degli interessi, che rappresentano il compenso per coloro che hanno concesso il finanziamento.

Il debito di finanziamento va iscritto nello stato patrimoniale passivo del bilancio d’esercizio, e rappresenta l’impegno che l’impresa dovrà onorare nel tempo, secondo modalità e tassi di interesse specifici.

Classificazione dei debiti di finanziamento

In base alla loro natura, durata e controparte, i debiti di finanziamento sono classificabili in diverse categorie: ci sono i finanziamenti bancari come, ad esempio, i mutui ipotecari per l’acquisto di beni immobili aziendali; i finanziamenti chirografari, prestiti non garantiti da beni reali, concessi sulla base della solvibilità dell’impresa; le line di credito e medio-lungo termine; il leasing finanziario che permette all’azienda di disporre di un bene (come un veicolo o un macchinario), pagando dei canoni periodici; le obbligazioni e i titoli di debito collocati presso investitori che danno diritto al rimborso del capitale e al pagamento di interessi (cedole); e i finanziamenti agevolati o pubblici spesso concessi da enti pubblici come il Ministero dello Sviluppo Economico o dall’UE, a condizioni molto vantaggiose per promuovere assunzioni, investimenti e innovazione.

Debiti di funzionamento e finanziamento: la differenza

È molto frequente confondere i debiti di funzionamento con i debiti di finanziamento, ma si tratta di due soluzioni finanziarie diverse, ed è giusto fare chiarezza.

I debiti di funzionamento provengono dalla normale operatività aziendale, basti pensare, ad esempio, all’acquisto della materie prime ma con pagamento dilazionato. La differenza con i debiti di finanziamento è che l’impresa non ottiene un nuovo afflusso di denaro, ma soltanto la possibilità di pagare in modo frazionato nel tempo.

Inoltre, hanno scadenze più brevi, al massimo di pochi mesi, mentre i debiti di finanziamento sono estesi su termini più lunghi e prevedono il versamento di interessi.

Come gestire il debito di finanziamento?

Poiché i debiti di finanziamento possono pesare molto sul bilancio aziendale, è importante pianificare accuratamente i modi e tempi di restituzione delle passività. L’impresa deve fare una valutazione accurata del fabbisogno finanziario, e della capacità reale dei flussi di cassa generabili sufficienti a coprire il debito, accertandosi che la struttura finanziaria rimanga solida nel tempo.

Ecco perché, prima di accendere un finanziamento, è importante che l’impresa si chieda: “Mi serve davvero questa somma? Riuscirò a restituirla senza mettere a rischio la mia stabilità finanziaria?”

Solo la consapevolezza della reale capacità di rimborso può permettere a un’impresa di fare una scelta sostenibile.

Bisogna poi considerare il costo del finanziamento che include interessi e altri oneri accessori, e fare un confronto con il rendimento che si prevede di ottenere dagli investimenti che si vogliono portare avanti. Se il rendimento degli investimenti è più alto del costo del capitale prestato, allora utilizzare lo strumento del debito di finanziamento è la scelta giusta.

Quindi, per una corretta gestione dei debiti di finanziamento:

  • Bisogna valutare il rapporto tra debito e fatturato per non far diventare i finanziamenti un peso difficile da sostenere.
  • Pianificare i flussi di cassa in modo da non arrivare senza la liquidità necessaria per saldare le scadenze.

Queste valutazioni sono importanti per evitare alcune problematiche come il rischio di sovraindebitamento, dovuto ai troppi debiti che possono portare difficoltà della struttura finanziaria dell’attività o a rischi di default.

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