Macchinette 24h: aprire un’attività di distributori automatici

In tutta Italia si sta registrando una crescente diffusione dei negozi automatici h24, soluzioni innovative pensate per rispondere alle esigenze dei consumatori in qualsiasi momento della giornata. Questi punti vendita self-service permettono di acquistare una vasta gamma di prodotti senza la necessità di personale, garantendo praticità e accessibilità in qualsiasi momento.

Il modello di vendita automatizzata, un tempo limitato a poche categorie merceologiche (fino a qualche anno fa, infatti, si trovavano principalmente distributori bevande h24 oppure di snack), oggi rappresenta un’opportunità concreta per il commercio, dimostrando come la comodità e la disponibilità continua possano trasformarsi in un vantaggio competitivo significativo.

Dagli articoli di elettronica e tecnologia, fino ai distributori automatici dedicati a snack, bevande o persino souvenir dell’ultimo minuto, l’offerta si è diversificata al punto da coprire ogni esigenza. Non esistono più limiti legati alla tipologia di prodotti venduti, ma solo alla creatività e alla capacità di innovazione degli imprenditori che investono in questo settore.

Dove aprire i distributori automatici?

La scelta della location per delle macchinette 24h è un fattore determinante per il successo dell’attività. Un’area ad alto traffico pedonale, come una via centrale o una zona commerciale, garantisce maggiore visibilità e un numero più elevato di potenziali clienti rispetto a una strada periferica con scarso passaggio.

Un’ottima strategia è individuare luoghi con una forte presenza di utenti ma con un’offerta commerciale limitata nelle vicinanze. Ad esempio, posizionarsi nei pressi di uffici, aziende o strutture pubbliche può essere vantaggioso, poiché la domanda di prodotti di prima necessità resta alta (come cibo ed acqua, ma anche fazzoletti, salviettine, ecc.) specialmente in orari in cui i negozi tradizionali sono chiusi.

Quali prodotti vendere?

Come già accennato, i distributori automatici h24 moderni sono in grado di offrire una vasta gamma di prodotti, ma il successo dipende dalla scelta strategica della merce da vendere.

Non tutti i prodotti, infatti, garantiscono le stesse opportunità di mercato, per cui è fondamentale individuare una nicchia specifica in cui inserirsi. Ad esempio, snack e bevande sono tra le opzioni più diffuse, ma la presenza di concorrenti nella stessa area potrebbe rendere difficile emergere. Una soluzione efficace è la specializzazione, puntando su categorie particolari come dolci internazionali, prodotti vegani e/o biologici, oppure offrendo articoli difficili da reperire nella zona, differenziandosi così dalla concorrenza.

La posizione del negozio automatico, inoltre, influisce direttamente sul tipo di clientela e sulle preferenze d’acquisto. Conoscere le abitudini delle persone che frequentano la zona permette di selezionare i prodotti più adatti alle loro esigenze. In più, un’analisi dei punti commerciali e dei servizi già presenti consente di individuare un’offerta innovativa e competitiva.

La chiave del successo è quindi proporre un assortimento mirato, che risponda alla domanda locale e che si distingua rispetto alla concorrenza, garantendo un valore aggiunto ai potenziali clienti.

Acquisto o noleggio?

Distributore automatico h24 2

Per avviare un’attività di distributori h24 è fondamentale valutare se sia più adatto al proprio caso acquistarli oppure noleggiarli.

La gestione ordinaria, come il rifornimento periodico, sono a carico del proprietario, mentre le operazioni di manutenzione, nei casi in cui si opti per il noleggio, così come tutte le altre incombenze e responsabilità, sono a carico dell’azienda noleggiante.

In ogni caso, però, è indispensabile avvalersi della collaborazione di fornitori specializzati per ottenere assistenza tecnica, ricambi e supporto nella gestione dei prodotti. Il rapporto con il fornitore inizia con l’acquisto o il noleggio delle macchinette 24h e prosegue per tutto il ciclo di vita dell’attività, pertanto è necessaria una collaborazione affidabile. Un’opzione interessante da considerare è l’acquisto di distributori automatici usati che può garantire una riduzione dei costi iniziali e un ritorno sull’investimento più rapido.

Questa scelta consente anche una diversificazione dell’offerta senza grandi rischi, aggiornamenti a costi contenuti e un ampliamento del business in tempi brevi. È essenziale, tuttavia, valutare attentamente lo stato del macchinario, la manutenzione pregressa e la disponibilità di pezzi di ricambio, rivolgendosi a fornitori affidabili per evitare eventuali problematiche.

I permessi necessari

L’apertura di un distributore automatico richiede pochi passaggi burocratici, tra cui la comunicazione al Comune dell’avvio dell’attività tramite SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e l’apertura di una partita IVA.

Nel caso di un negozio automatico, tuttavia, l’iter da seguire è più complesso e assimilabile a quello dei negozi tradizionali, e comprende una serie di obblighi amministrativi e normativi da rispettare, oltre a quelli già menzionati.

Per prima cosa, è necessario individuare un locale con destinazione d’uso commerciale. Successivamente, bisogna procedere con l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, passaggio indispensabile per avviare legalmente l’attività.

Un altro aspetto fondamentale riguarda la conformità alle direttive dell’ASL in materia di igiene e sanità pubblica, soprattutto se si prevede la vendita di prodotti alimentari. Nel caso di vendita di generi alimentari, è inoltre obbligatorio aderire al sistema HACCP, che garantisce la sicurezza alimentare attraverso il controllo e la gestione dei rischi.

Chi non ha esperienza nel settore deve completare il corso SAB (Somministrazione di Alimenti e Bevande), organizzato da enti provinciali o comunali.

Le agevolazioni fiscali

Se si vuole iniziare un’attività di questo tipo, è bene sapere che ci sono delle agevolazioni fiscali. Nello specifico, le spese relative che possono essere detratte fiscalmente sono quelle relative all’acquisto o al leasing del macchinario, i costi di installazione e manutenzione, nonché l’acquisto dei prodotti destinati alla distribuzione automatizzata. Affinché tali spese siano detraibili, però, devono essere sostenute nell’ambito di un’attività commerciale o professionale.

La detrazione fiscale per queste spese corrisponde al 100% degli importi ammissibili. Il calcolo della detrazione avviene sommando tutte le spese sostenute nell’anno fiscale di riferimento. L’importo totale può poi essere sottratto dall’imposta sul reddito dovuta, riducendo così l’onere fiscale per l’esercente.

È fondamentale conservare una documentazione adeguata che attesti ogni spesa sostenuta: fatture o ricevute fiscali per l’acquisto o il leasing del distributore, documentazione inerente all’installazione e alla manutenzione, oltre a quella relativa all’acquisto dei prodotti destinati alla vendita automatizzata. Il mancato possesso di tali documenti potrebbe compromettere la possibilità di usufruire della detrazione.

Le agevolazioni fiscali rappresentano un’opportunità vantaggiosa per le imprese che operano nel settore della distribuzione automatica, consentendo loro di ridurre i costi e ottimizzare la gestione finanziaria. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un commercialista per assicurarsi che le spese rientrino nei parametri previsti dalla normativa fiscale vigente e per una corretta gestione della documentazione necessaria.

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