Dal 1° febbraio al 30 aprile 2025 è possibile presentare la Dichiarazione IVA relativa all’anno d’imposta 2024. Per i soggetti che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale (CPB) e che, in base ai dati riportati nel modello IVA, risultano avere un credito, potrebbe essere vantaggioso inviare la dichiarazione il prima possibile. Infatti, secondo quanto previsto dall’art. 19, comma 3, del D.Lgs. 13/2024, è stato riconosciuto un beneficio per le annualità di adesione al patto con il fisco, che riguarda in particolare la gestione dei rimborsi IVA.
Anticipare la presentazione della dichiarazione consente, quindi, di usufruire più rapidamente di eventuali vantaggi fiscali e di accelerare le procedure per il recupero dei crediti maturati.
Che cosa è il Concordato Preventivo Biennale (CPB)
Prima di specificare quali sono i benefici, è bene comprendere cosa si intende per Concordato Preventivo Biennale (CPB). Con questo termine si fa riferimento a un meccanismo introdotto per incentivare l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi, come previsto dal Dlgs n. 13 del 12 febbraio 2024, relativo all’accertamento tributario e al concordato preventivo biennale.
Questo strumento consente ai contribuenti di determinare anticipatamente il reddito imponibile per due anni, garantendo maggiore stabilità fiscale. Possono accedere al CPB i contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e che rientrano nel regime forfetario, come disciplinato dall’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Ogni contribuente può calcolare la propria proposta di concordato attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. È possibile compilare i campi richiesti nel quadro LM del modello Redditi oppure utilizzare gli applicativi dedicati, come Redditionline o il software della dichiarazione precompilata. Tramite queste piattaforme, il contribuente inserisce i dati necessari per la determinazione del reddito concordato e verifica l’importo proposto.
L’adesione avviene accettando la proposta entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi. Una volta confermata, la proposta diventa vincolante per il biennio successivo.
I benefici previsti
Come già accennato, l’art. 19, comma 3, del D.Lgs. 13/2024 prevede un beneficio per i contribuenti che aderiscono al patto con il fisco per le annualità di concordato.
Nello specifico, il testo normativo stabilisce che per i periodi d’imposta oggetto di concordato, ai soggetti che accettano la proposta dell’Agenzia delle Entrate, vengono riconosciuti i benefici già previsti dall’art. 9-bis, comma 11, del D.L. 50/2017, convertito con modificazioni dalla Legge 96/2017. Questo significa che i contribuenti aderenti possono usufruire di agevolazioni in termini di controlli e adempimenti fiscali, migliorando la certezza del proprio rapporto con l’amministrazione finanziaria.
Tale misura mira a incentivare l’adesione al concordato, garantendo maggiore stabilità fiscale per i soggetti coinvolti. Di conseguenza, chi aderisce al CPB potrebbe ottenere un trattamento più favorevole in materia di verifiche fiscali e accesso ai rimborsi IVA.
In particolare, i contribuenti che aderiscono al CPB e vantano un credito IVA per i periodi soggetti a concordato hanno la possibilità di richiedere a rimborso un importo più elevato dell’eccedenza di credito IVA, superando i limiti ordinari. Inoltre, possono compensare il credito in modalità “orizzontale” senza necessità di apporre il visto di conformità.
Come si ottengono i benefici fiscali
I soggetti passivi che hanno aderito al concordato preventivo biennale devono barrare la casella “Esonero dall’apposizione del visto di conformità” nel frontespizio della dichiarazione. Questo obbligo deriva dal fatto che tali soggetti beneficiano dell’esonero previsto dall’art. 19, comma 3, del D.Lgs. 13/2024.
L’agevolazione rientra nel regime premiale ISA, disciplinato dall’art. 9-bis, comma 11, lettere a) e b), del D.L. 50/2017. Inoltre, con l’entrata in vigore del D.Lgs. 1/2024, è stata elevata la soglia di compensazione che consente l’esonero dall’apposizione del visto di conformità: il limite è stato aumentato a 70.000 euro annui, rispetto ai precedenti 50.000 euro.
Le agevolazioni già per le imposte del 2024
I contribuenti che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale (CPB) per il biennio 2024-2025 possono beneficiare delle agevolazioni IVA previste dall’art. 9-bis, comma 11, del D.L. 50/2017 già dal primo anno di applicazione, ossia dal 2024. L’art. 19, comma 3, del D.Lgs. 13/2024 stabilisce infatti che i vantaggi fiscali, inclusi quelli in materia di IVA, si applicano ai periodi d’imposta coperti dal concordato.
Poiché l’adesione al CPB avviene nel 2024, ben prima della scadenza della dichiarazione IVA, il vantaggio si applica già alla dichiarazione IVA 2025, evitando il ritardo che solitamente si verifica con l’applicazione differita delle agevolazioni per chi ottiene punteggi ISA.